taxon estinto nel quadrante | |
dato d’erbario recente (anno ≥ 1980) |
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osservazioni di campagna (solo ≥ 1980) |
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dato d’erbario storico (anno < 1980) |
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dato bibliografico recente (anno ≥ 1980) |
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dato bibliografico storico (anno < 1980) |
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dato dubbio recente (anno ≥ 1980) |
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dato dubbio storico (anno < 1980) |
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dato errato recente (anno ≥ 1980) |
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dato errato storico (anno < 1980) |
La cartografia floristica regionale è un progetto in progress che ha lo scopo di giungere a definire nel modo più preciso possibile la distribuzione delle specie spontanee della flora vascolare valdostana su un reticolo cartografico. Questo sistema di rappresentazione evita l’onerosa restituzione dei dati in modo puntuale (che sarebbe comunque sconsigliabile per le specie sensibili) dando comunque un’adeguata rappresentazione della distribuzione della flora sul territorio.
La complessità del progetto, che richiede l’analisi di dati di diversa origine, implica una progressiva realizzazione delle carte, che verranno via via pubblicate per blocchi omogenei (famiglie, generi ...) ma anche per singole specie. Per parte delle specie le informazioni sulla distribuzione sono ancora frammentarie ma uno dei vantaggi del portale consiste nella possibilità di poter aggiornare e quindi perfezionare la cartografia con il progredire delle conoscenze.
Al momento si è scelto di non realizzare, se non in casi particolari, la cartografia delle specie ornamentali sfuggite da giardini e parchi, così come quella delle specie di interesse alimentare sfuggite dagli orti, perché il loro rilevamento non è sistematico, le stazioni spesso di durata effimera ed è difficile valutarne lo stato quando sono osservate nei pressi dei luoghi di coltivazione. Stessa cosa per le specie forestali non autoctone introdotte a scopo di rimboschimento.
Nella pagina di ricerca, un pulsante permette di aprire la Lista delle specie cartografate finora, elencate in ordine alfabetico per famiglia.
Nella casella Cerca specie, i nomi dei taxa di cui è presente la cartografia sono colorati di nero; i nomi dei taxa di cui manca ancora la carta regionale di distribuzione sono invece colorati di rosso.
Nella sezione Schede Flora del sito, compare un’icona in basso a destra nelle anteprime delle specie già cartografate .
La cartografia della famiglia Campanulaceae è stata realizzata in collaborazione con Annalaura Pistarino del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
La cartografia della famiglia Crassulaceae è stata realizzata in collaborazione con Lorenzo Gallo, autore del volume Le Crassulaceae della Valle d'Aosta (Aosta, 2001).
Dei generi Hieracium e Pilosella sono stati considerati solo i dati provenienti da raccolte verificate da G. Gottschlich e, in qualche caso, da altri specialisti moderni dei due generi.
Del genere Alchemilla sono stati considerati solo i dati provenienti da raccolte verificate da Sigurd Fröhner, da Francesco Festi e, in qualche caso, da altri specialisti moderni del genere, oppure da osservazioni dirette degli stessi.
Il reticolo cartografico utilizzato è quello proposto da EHRENDORFER & HAMANN (1965) nel progetto della Cartografia Floristica del Centro Europa (CFCE). In tal senso il territorio valdostano (3263 kmq) è incluso in 38 aree di base e 118 quadranti, ognuno dei quali rappresenta ¼ di un’area di base ed ha una superficie di circa 36 kmq (6,5 x 5,5 km circa di lato).
Ogni quadrante è identificato da un codice (es. il quadrante 0209/4 è quello dove è inclusa quasi tutta la città di Aosta), dove le prime due coppie di cifre rappresentano le due coordinate (rispettivamente 02 orizzontale e 09 verticale) dell’area di base e l’ultima cifra il quadrante 4 di essa (quello posto in basso a destra nell’area di base).
La distribuzione viene indicata in base al dato di presenza in ciascun quadrante, mediante simboli posti nel baricentro (cfr. paragrafo successivo e legenda).
Si utilizzano solo i dati riconducibili univocamente ad un quadrante. Le informazioni vaghe dal punto di vista geografico, che abbondano soprattutto tra i dati storici, sono infatti spesso difficili se non impossibili da localizzare a livello di quadrante e non possono quindi essere rappresentate in cartografia. Nei casi in cui questi dati siano però rilevanti per la distribuzione regionale di una specie, vengono citati nella relativa scheda, alla voce “Distribuzione”.
In questa sede si abbraccia quasi completamente lo schema metodologico utilizzato nell'atlante corologico della Flora vascolare della Lombardia centro-orientale (MARTINI et al., 2012).
Nelle mappe di distribuzione della cartografia floristica della Valle d'Aosta:
• I dati sono riferiti a 10 categorie diverse, espresse in cartografia con simboli distinti. Esse esprimono il grado di importanza del dato secondo una gerarchia in base alla quale, quando in un quadrante vi sono segnalazioni di diversa natura dello stesso taxon, in carta viene considerata quella di livello più elevato.
• All'apice della gerarchia è posto il dato di estinzione del taxon nel quadrante, peraltro utilizzabile raramente e in pratica solo nel caso di specie rarissime e con popolazioni puntiformi, delle quali è stata verificata l'effettiva estinzione nel quadrante.
• I dati vengono suddivisi in due grandi gruppi: recenti (dal 1980 in poi) e storici (prima del 1980).
• Si considerano solo le osservazioni di campagna avvenute a partire dal 1980 e relative alle persone che hanno collaborato alle indagini sul territorio trasmettendo i propri dati.
• I dati recenti vengono suddivisi in tre categorie, secondo il seguente ordine gerarchico: dati d’erbario, di osservazione e bibliografici.
• I dati storici sono suddivisi in due sole categorie, secondo il seguente ordine gerarchico: dati d'erbario e bibliografici.
• I dati recenti hanno in generale la precedenza su quelli storici ma i dati bibliografici (recenti e storici) sono subordinati agli altri perché difficilmente verificabili. Infatti, se di un taxon (in particolare se critico sul piano sistematico, corologico, ecologico, ecc.) si hanno come dati solo segnalazioni bibliografiche (ma anche osservazioni non supportate da un campione d'erbario), ciò non è sufficiente per indicare o confermare tale taxon come presente nella regione.
• Le citazioni in letteratura di dati d'erbario di cui non abbiamo preso diretta visione vengono considerate bibliografiche, a meno che non si riferiscano a materiale controllato recentemente da specialisti; in tal caso vengono trattate come dati d'erbario.
• Per le specie critiche, vengono utilizzati quasi esclusivamente dati d'erbario relativi a raccolte compiute o comunque determinate o controllate da specialisti; per i dati di osservazioni di campagna e bibliografici vengono considerati solo quelli dovuti al rilevamento diretto degli specialisti. In questi casi vale quindi il criterio della priorità dell'affidabilità del dato rispetto alla completezza della carta distributiva, già utilizzato da MARTINI et al. (2012).
• In certi casi alla carta distributiva delle specie appartenenti ad un complesso è stata aggiunta o sostituita quella dell'aggr. (ad es. in Achillea millefolium aggr.), nel primo caso per utilizzare anche la massa di dati non assegnabili con precisione alle singole specie, nel secondo quando si hanno scarse informazioni distributive su di esse.
• Infine vengono considerate le segnalazioni dubbie e quelle risultate errate. Sono in pratica tutte estrapolate dalla bibliografia e anch'esse vengono distinte in recenti e storiche, per dare loro un orizzonte temporale, seppur approssimativo. Queste ulteriori categorie permettono di evidenziare cartograficamente dati pubblicati regolarmente ma da ritenersi dubbi o errati, specie nei casi in cui siano posti in località distanti dall'areale regionale del taxon.
taxon estinto nel quadrante | |
dato d’erbario recente (anno ≥ 1980) |
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osservazioni di campagna (solo ≥ 1980) |
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dato d’erbario storico (anno < 1980) |
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dato bibliografico recente (anno ≥ 1980) |
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dato bibliografico storico (anno < 1980) |
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dato dubbio recente (anno ≥ 1980) |
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dato dubbio storico (anno < 1980) |
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dato errato recente (anno ≥ 1980) |
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dato errato storico (anno < 1980) |
taxon estinto nel quadrante | |
dato d’erbario recente (anno ≥ 1980) |
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osservazioni di campagna (solo ≥ 1980) |
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dato bibliografico recente (anno ≥ 1980) |
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dato dubbio recente (anno ≥ 1980) |
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dato errato recente (anno ≥ 1980) |
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