Segnalato storicamente da ZUMAGLINI (1864) "in valle Augustae praetoriae secus amnem Duriam", dato riportato VACCARI (1904-11) che però è ignorato dalle varie flore italiane così come da quelle svizzere che hanno considerato anche il territorio valdostano. Trifolium cherleri non viene trattato neppure tra le specie presenti nelle Alpi da AESCHIMANN et al. (2004) e per l'Italia PIGNATTI (1982: I-738) e CONTI et al. (2005: 177) lo indicano solo nei settori insulare e peninsulare, verso nord fino alla Liguria e introdotto in Friuli; un dato storico per la Val di Susa non è mai stato riconfermato. In base a ciò si ritiene quindi che la segnalazione di Zumaglini sia errata e che Trifolium cherleri vada escluso dalla flora della Valle d'Aosta.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 247; VACCARI, 1904-11: 114; ZUMAGLINI, 1864: II-207