In BOVIO (2014) questa specie era indicata con certezza per un’unica stazione scoperta a Quart nei pressi della Dora e appartenente alla subsp. austriaca (Hayek) Strandh (Bovio, 2002). Recentemente Lastrucci (2018) ha però assegnato a questo taxon anche due campioni raccolti in precedenza da Desfayes, attribuiti da questi a E. palustris e raccolti in zone umide lungo la Dora, rispettivamente a Saint-Marcel (1984) e a Quart (1992). Cfr. anche nota.
Le stazioni accertate in Valle d’Aosta appartengono alla subsp. austriaca (Hayek) Strandh. (= Eleocharis austriaca Hayek).
DESFAYES (1988) segnala Eleocharis mamillata al lago Lot di Eresaz (Emarèse), a 1170 m; successivamente lo stesso autore (DESFAYES, 1993) indica che in tale località è scomparsa in seguito al prosciugamento del piccolo bacino (il laghetto di Lot è infatti ormai completamente scomparso da molti anni). Il relativo campione di Desfayes, raccolto nel settembre del 1983, è stato in seguito donato ad AO ed i suoi caratteri risultano di difficile interpretazione, essendo intermedi tra E. mamillata ed E. palustris. Le sete perigoniali sono infatti 4 o 5, solo molto raramente 6 (in E. mamillata sono 6, raramente 5-8; in E. palustris 4 fino a nulle); i fasci vascolari dei fusti sono in numero intermedio tra quelli indicati per le due specie; i caratteri sarebbero prossimi alla subsp. austriaca, se non fosse che l’aspetto dello stilopodio non è assolutamente come in quest’ultima. Nel 2019 Lastrucci ha esaminato il campione confermando le criticità sopra evidenziate.