Localizzata alle due estremità della regione: più frequente nelle valli del settore occidentale, dalla Valsavarenche all’alta V.del G.S.Bernardo !; rara invece a est: Vallone del Fer della Mouilla, presso Liet (Rossi, 2022 - fot. !); V. di Champorcher, nel vallone della Mandaz (Poggio & Vanacore Falco), V. d'Ayas nel vallone di Chasten ! e in quello di Frudière (Mainetti, 2016); V. di Gressoney (Lisa) all’envers di Perloz, vallone del torrente Verney (Cerutti), nell’alto vallone del Vargno (Bovio, Poggio & Gerard), nel Vallone di San Grato, nei pressi di Reich (Bovio, Broglio & Ganz, 2022), tra gli Alpenzù Grande e Piccolo ! e all’Alpe Valdobbia (Carestia in VACCARI, 1904-11) ma forse quest’ultima stazione da attribuire alla Valsesia.
In rapporto alla massima altitudine raggiunta è da verificare un dato storico a ben 2400 m sopra Perloz (CAPRA, 1910).
In BOVIO (2014) questa specie è stata trattata sotto il binomio Lactuca alpina (L.) A. Gray.