Sembra esclusivo del settore occidentale della regione (diffuso soprattutto in Valdigne e nella V. del G.S.Bernardo !), dove appare in genere poco frequente; BALL (1896) lo indicava in tutti settori della Valle d’Aosta, dato mai confermato, neppure da parte di VACCARI (1904-11). Un dato recente per il vallone di San Grato, sopra Issime (Trompetto - fot. !), segnalato in BOVIO (2014), in seguito a successivo controllo è risultato errato e da attribuire a Chaerophyllun elegans Gaudin (cfr. Bovio, Trompetto et al. in BOVIO, 2016a); da controllare tutte le altre segnalazioni a est: ad es. le numerose di TURBIGLIO et al. (1991), così come il dato di Biadego in MASSALONGO (1915) sopra Fiery in V. d'Ayas; infatti molte segnalazioni bibliografiche relative a "Chaerophyllum hirsutum" vanno riferite sicuramente all’aggr., che comprende anche Ch. villarsii, specie molto comune in tutto il territorio regionale e spesso, soprattutto nel passato, non distinta da Ch. hirsutum s.str. anche se in genere ben differenziata morfologicamente.
Quota minima
1030 m - Gignod, lungo l'Artanavaz tra il ponte di Allein e il Moulin du Pont (Bovio, 2003)
Quota massima
1910 m - V. del P.S.Bernardo, lungo il sentiero tra la Comba Chousa e Maisonettes (Bovio, 2004) ma da ricercare anche più in alto - cfr. anche nota
VACCARI (1904-11) dà come quota massima i 2150 m dell’Ospizio del P.S.Bernardo, località oggi in territorio francese ma poi elenca le stazioni individuate a quote più alte al G.S.Bernardo da Tissière e Parlatore (ma che entrambi gli autori, fatto non rilevato da Vaccari, attribuiscono con punto interrogativo alla specie in oggetto).
AO-N.SFV-1511: V. P.S.Bernardo, 2001 - Bovio & Poggio det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 601; VACCARI, 1904-11: 313; BALL, 1896: 166; MASSALONGO, 1915: 4; TURBIGLIO et al., 1991: 43; BOVIO, 2016a: 139