In BOVIO (2014: 500) a questa specie era stato assegnato lo status 0 (non più ritrovata) sulla base della scarsità e incertezza dei dati moderni relativi alla Valle d’Aosta, carenze che, con l’approfondimento delle ricerche bibliografiche e di campagna compiute negli anni successivi, sono state rilevate anche per i dati storici.
“Phyteuma michelii” non sono assegnabili con certezza a questo taxon in s.str. in quanto fino alla pubblicazione della Flora d’Italia di PIGNATTI (1982) le flore italiane includevano in Ph. michelii anche Ph. betonicifolium Vill. e Ph. scorzonerifolium auct. (= Ph. italicum Arv.-Touv.) considerati al rango di varietà. In tal senso PISTARINO & D’ANDREA (2015) ritengono di conseguenza inutilizzabili i dati bibliografici storici, tutti privi del riferimento alla varietà, sostenendo inoltre che è probabile che la maggior parte di essi sia da riferire al comune Ph. betonicifolium. Per quel che riguarda i dati storici d’erbario, gli stessi autori denunciano la generale scarsità di reperti relativi alla Valle d’Aosta e l’incompletezza e/o il loro cattivo stato di conservazione, che non permettono identificazioni certe; solo alcuni campioni sono stati assegnati provvisoriamente a Ph. michelii in attesa di ulteriori controlli anche in campo. Infine, i pochi dati bibliografici e d’erbario moderni, hanno condotto a compiere anche sopralluoghi in parte delle località indicate ma senza giungere al momento al ritrovamento di popolazioni o reperti assegnabili a Ph. michelii.
Specie endemica delle Alpi occidentali esclusiva di Francia e Italia, secondo la carta di distribuzione più aggiornata relativa al versante italiano (Selvaggi in BERTOLLI et al., 2024) e a quanto scrivono DELAHAYE & PRUNIER (2006: 71) per la Savoia, Ph. michelii trova le sue stazioni certe più settentrionali nella zona del Moncenisio. Il Colle del Moncenisio, attualmente in territorio francese, è il locus classicus della specie descritta e raffigurata da ALLIONI (1785, I: 115, tav. VII, fig. 3). Qui le popolazioni presentano ben evidenti e tipici i caratteri che meglio distinguono l'entità: radice nodosa ingrossata, foglie inferiori sessili, lineari, infiorescenza da subsferica a ovoide, fiori a due stimmi. Ph. michelii appare assente nelle valli piemontesi vicine alla Valle d’Aosta (Orco, Soana, Valchiusella, valli di Lanzo) così come in Val d’Isère sul versante francese. Sono ulteriori motivi per considerare dubbia la presenza di questa specie in Valle d’Aosta. Del resto, già Vaccari nel suo catalogo della flora valdostana (VACCARI, 1904-11: 582) scriveva per Phyteuma michelii s.str.: “Manque à notre pays”.
cfr. anche quanto scritto in nota a Phyteuma italicum Arv.-Touv.