Specie endemica delle Alpi sud-occidentali che vedrebbe in Valle d’Aosta il limite settentrionale dell’areale, ma la cui diffusione nella regione è ancora poco chiara.
I dati bibliografici storici relativi a “Phyteuma michelii” non sono assegnabili con certezza a questo taxon in s.str. in quanto fino alla pubblicazione della Flora d’Italia di PIGNATTI (1982) le flore italiane includevano in Ph. michelii anche Ph. betonicifolium Vill. e Ph. scorzonerifolium auct. (= Ph. italicum Arv.-Touv.) considerati al rango di varietà. In tal senso PISTARINO & D’ANDREA (2015) ritengono quindi inutilizzabili i dati bibliografici storici da loro rintracciati e pubblicati nella loro monografia, tutti privi del riferimento alla varietà, sostenendo inoltre che è probabile che la maggior parte di essi sia da riferire al comune Ph. betonicifolium.
Più drastico fu VACCARI (1904-11) il quale, commentando i rari dati reperiti, riteneva Phyteuma michelii All. s.str. assente in Valle d’Aosta e tutte le segnalazioni da assegnare a Ph. betonicifolium (secondo Vaccari nella regione mancava però anche Ph. scorzonerifolium auct.).
Solo in un lavoro più recente, FILIPELLO et al. (1976) considerano separatamente e al rango di specie Ph. betonicifolium e Ph. michelii, segnalando la presenza di quest’ultimo in due rilievi compiuti rispettivamente in Valpelline, sul versante ovest della Becca di Noail, e a Bosses, sulle pendici sud della Testa Bassa di Crevacol.
In PISTARINO & D’ANDREA (2015) i dati d’erbario reperiti risultano scarsi e relativi a exsiccata storici che, come indicano le autrici, sono spesso incompleti e in cattivo stato di conservazione. Questi autori segnalano i seguenti reperti, assegnati provvisoriamente a Phyteuma michelii ma che necessitano di ulteriori controlli, dove possibile anche con sopralluoghi mirati nelle località segnalate: P. S.Bernardo nel vallone delle Balmettes (FI - s. coll., 1890 - Vaccari revis.: P. betonicifolium Vill. fo. alpestre; Pistarino revis., 2000: Ph. michelii); Val Veni, Lago Combal-Ghiacciaio Miage (FI - Chiarugi, 1937 - Ricceri det., 1955; Pistarino conf., 2000); Valtournenche (FI - Paradossi, 1955 - Ricceri det., 1955), reperto controllato da Bovio (2006) quando era ormai in pessimo stato e indeterminabile); V. di Gressoney “pascoli sassosi presso La Trinità” (TO - Lisa [attr.], 1846 - Corte det.; Pistarino conf., 1984); tra Gressoney e il M. Rosa (TO - Malinverni [attr.], 1854 - Fontana det.; Pistarino revis., 1984.).
Al momento non vi sono dati moderni accertati.
cfr. anche quanto scritto in nota a Phyteuma italicum Arv.-Touv.