PARLATORE (1850) segnalava questa specie lungo la salita da Pré-Saint-Didier al Crammont, a 1330 m. VACCARI (1904-11) aggiungeva tre dati propri: tra Aosta e Arpuilles, Valpelline a Prarayer, V. di Saint-Barthélemy alle Crottes; scriveva inoltre, erroneamente, che Ball l’aveva indicata in Valdigne (in BALL, 1896, non viene invece citata per la Valle d’Aosta). In FI (Bovio, 2005) è emerso solo il campione di Vaccari raccolto nel 1899 ad "Aosta verso Arpuilles" assegnato inizialmente a Foeniculum officinale L., corretto poi dallo stesso Vaccari in Seseli montanum. Un punto interrogativo è stato aggiunto dopo la località ma forse potrebbe essere relativo ad un dubbio circa l’identificazione. Il reperto è incompleto e mancante delle parti basali e non appartiene sicuramente a Seseli montanum (le ombrelle hanno solo 4-8 raggi del tutto glabri, le bratteole sono assenti, ecc.). AESCHIMANN et al. (2004: I-1092) indicano Seseli montanum per le Alpi sud-occidentali (in Francia e Liguria occidentale) e le Alpi Lombarde, mentre nelle regioni limitrofe alla Valle d’Aosta lo segnalano solo nel territorio di Biella-Vercelli (SOLDANO & SELLA, 2000, non indicano però questa specie nel Biellese). In base a ciò l’attribuzione di Seseli montanum alla flora regionale va al momento considerata con dubbio. Cfr. anche la trattazione di Seseli longifolium.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 610; VACCARI, 1904-11: 303; PARLATORE, 1850: 34
