Gli unici dati reperiti sono di VACCARI (1904-11), che segnala questa specie ad Aosta e tra Pré-Saint-Didier e La Thuile, da cui deriva l’indicazione della sua presenza in Valle d’Aosta da parte di HESS et al. (1977) e PIGNATTI (1982: II-235). In FI, nella camicia di Peucedanum verticillare, vi sono due campioni di Vaccari relativi alle località sopra indicate. Il reperto raccolto tra Pré-Saint-Didier e La Thuile, assegnato a Peucedanum verticillare M. K., è stato identificato erroneamente e va invece attribuito ad Angelica sylvestris L. (Bovio revis., 2005); il secondo, raccolto ad Aosta, non è stato determinato da Vaccari e non è chiaro perché sia stato messo nella camicia di P. verticillare, dato che è da escludere si tratti di questa specie: consiste infatti unicamente di due foglie composte, semplicemente pennate, appartenenti in realtà a Pastinaca sativa (Bovio revis., 2005) ma non vi è certezza che questo campione sia da riferire alla segnalazione di Vaccari per Aosta. Seguendo AESCHIMANN et al. (2004: I-1136), sulle Alpi Tommasinia altissima risulta quasi esclusiva del settore orientale, ad eccezione della presenza isolata indicata per la prov. di Torino. Cfr. anche BOVIO, 2006a.
In BOVIO (2014) questa specie è stata trattata sotto il binomio Tommasinia verticillaris (L.) Bertol.