Diffusa quasi esclusivamente nelle valli meridionali, dai valloni del Fer alla V. Veni. Stazioni isolate nelle Alpi Pennine in parte storiche e da verificare: V. Ferret (DEGIOVANNI, 1969); La Salle, presso il lago del Col Serena, 2543 m (Buccella - fot. !); pendici della Punta Chaligne alla Nouva (BOLZON, 1918); versante sud del G.S.Bernardo, rara (Kaplan) ! dove domina G. purpurea; V. d'Ayas, alla Palasinaz (Poggio & Gerard) e nel vallone di Nana (Poggio, Gerard & Lunardi); V. di Gressoney sopra Issime, nell’alto vallone di San Grato (Vaccari & Christillin in PEYRONEL et al., 1988).
FENAROLI L. (1971) la indica fino a 3000 m sul Mont Valaisan, montagna che in realtà non raggiunge i 2900 m; il dato originale, di VACCARI (1901), è infatti riferito alla vetta del Mont Valaisan, a 2892 m, e inoltre è forse da attribuire al territorio francese, su cui insistono i tre quarti dei versanti di questa montagna e quasi tutta la zona di vetta.
CAMERANO et al. (2007: 187) segnalano Gentiana villarsii (Griseb.) Ronniger come specie rilevata sporadicamente nelle peccete a megaforbie della Valle d’Aosta ma si tratta di pianta endemica delle Alpi sud-occidentali; è stata fatta sicuramente confusione con G. punctata.