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Pilosella aurantiaca (L.) F.W. Schultz & Sch. Bip.

Sinonimi principali:
Hieracium aurantiacum L.
Famiglia:
Asteraceae
Nome italiano:
Pelosella aranciata
Nome francese:
Piloselle orangée
Status:
+
Frequenza:
R
Origine:
autoctona
Habitat:
pascoli più o meno sassosi
Distribuzione

Nota già nel passato e ritrovata recentemente nell'alto vallone del G.S.Bernardo e, solo storicamente, per il Col Ferret; in bibliografia segnalata nell’alta V. del P.S. Bernardo, nei valloni del Breuil (DAL VESCO & OSTELLINO, 1987) e di Chavannes (BUFFA & DAL VESCO, 1988) a W dell'Alpe Berrio Blanc d'Amon, 2417 m (Rossi, 2016 - fot !); recentemente scoperta anche in Valgrisenche verso il Rif. Bezzi, 1950-2000 m circa (Galbiati, 2011 - fot. !) e tra Peichou e Boregne, a circa 2100-2150 m (Giunta, 2019 - fot. !), a La Palud di Courmayeur (Bovio, Broglio, Ganz & Mainetti, 2020 - AO, Gottschlich  conf. det.), nella testata della V. Veny, presso la casermetta, 2316 m (Buccella, 2024),   in V. d'Ayas all'Alpe Mandria, 2271 m (Cerutti & Motta, 2011 - AO, Gottschlich conf. det.), poco prima di Saint-Jacques, 1673 m (Bovio, Ganz & Jacquemet, 2018 - HbGanz !) e a Blanchard, 1725 m (Secchi F., 2019 - fot. !; in V. di Gressoney, al Gabiet (Bovio & Broglio, su segnalazione di Olgiati) sopra Châtillon, lungo il Ru Marseiller, 880 m (Malvicino, 2015 - fot., det. Gottschlich).

Piani altitudinali
piani altitudinali
Variabilità

Da noi la subsp. aurantiaca (Gottschlich, in litt.); storicamente è stata segnalata per il G.S.Bernardo anche la subsp. auropurpurea (Peter) Soják (sub Hieracium aurantiacum subsp. claropurpureum Nägeli & Peter) ma non è chiaro se sul versante valdostano o svizzero.

Note

Questa specie viene anche introdotta nei giardini da dove può sfuggire. Un esempio lampante si ha in Valtournenche ad Antey-Saint-André, fraz. Filex, dove la pianta è stata introdotta dall’uomo e si è ampiamente diffusa tra le case e i prati circostanti. Molto probabilmente hanno la stessa origine le stazioni dell’alta V. d’Ayas presso Saint-Jacques e Blanchard e di La Palud presso Courmayeur e sicuramente la stazione del Gabiet, che deriva dall’inselvatichimento da esemplari introdotti presso il soprastante Albergo del Ponte (Olgiati, in litt.).

Herb. (campione teste)
AO-N.SFV-2464: V. G.S.Bernardo, 2009 - Bovio det., Gottschlich conf.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 537; VACCARI, 1904-11: 465; BOVIO et al., 2010c: 79 (n. 340); CERUTTI & MOTTA, 2012: 92 (n. 363) ; BOVIO, 2015a: 175

Galleria fotografica (8 immagini)

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