Nota già nel passato e ritrovata recentemente nell'alto vallone del G.S.Bernardo e, solo storicamente, per il Col Ferret; in bibliografia segnalata nell’alta V. del P.S. Bernardo, nei valloni del Breuil (DAL VESCO & OSTELLINO, 1987) e di Chavannes (BUFFA & DAL VESCO, 1988) a W dell'Alpe Berrio Blanc d'Amon, 2417 m (Rossi, 2016 - fot !); recentemente scoperta anche in Valgrisenche verso il Rif. Bezzi, 1950-2000 m circa (Galbiati, 2011 - fot. !) e tra Peichou e Boregne, a circa 2100-2150 m (Giunta, 2019 - fot. !), a La Palud di Courmayeur (Bovio, Broglio, Ganz & Mainetti, 2020 - AO, Gottschlich conf. det.), in V. d'Ayas all'Alpe Mandria, 2271 m (Cerutti & Motta, 2011 - AO, Gottschlich conf. det.), poco prima di Saint-Jacques, 1673 m (Bovio, Ganz & Jacquemet, 2018 - HbGanz !) e a Blanchard, 1725 m (Secchi F., 2019 - fot. !; in V. di Gressoney, al Gabiet (Bovio & Broglio, su segnalazione di Olgiati) sopra Châtillon, lungo il Ru Marseiller, 880 m (Malvicino, 2015 - fot., det. Gottschlich).
Da noi la subsp. aurantiaca (Gottschlich, in litt.); storicamente è stata segnalata per il G.S.Bernardo anche la subsp. auropurpurea (Peter) Soják (sub Hieracium aurantiacum subsp. claropurpureum Nägeli & Peter) ma non è chiaro se sul versante valdostano o svizzero.
Questa specie viene anche introdotta nei giardini da dove può sfuggire. Un esempio lampante si ha in Valtournenche ad Antey-Saint-André, fraz. Filex, dove la pianta è stata introdotta dall’uomo e si è ampiamente diffusa tra le case e i prati circostanti. Molto probabilmente hanno la stessa origine le stazioni dell’alta V. d’Ayas presso Saint-Jacques e Blanchard e di La Palud presso Courmayeur e sicuramente la stazione del Gabiet, che deriva dall’inselvatichimento da esemplari introdotti presso il soprastante Albergo del Ponte (Olgiati, in litt.).