Qua e là nella media valle centrale e all’imbocco delle valli laterali, da Champdepraz a Jovençan, soprattutto all’envers !; anche all’imbocco della V. di Cogne presso Ozein (Poggio & Glarey, 1987 - HbPNGP), in V. di Rhêmes, sopra Rhêmes-Saint-Georges, lungo la poderale per Mont-Blanc (Poggio & Gerard), all’imbocco della Valgrisenche presso Les Combes, 1310-1350 m (Broglio, 2021 - fot. !) e in Valpelline lungo la strada tra Verdignolettaz e il vallone di Verdignolaz (Bovio & Maffei). Da verificare vari dati bibliografici storici per le valli Pennine, dal G.S.Bernardo (cfr. anche nota) alla Valle di Gressoney riuniti da PISTARINO & D’ANDREA (2015).
Da noi la subsp. persicifolia
PISTARINO & D’ANDREA (2015) segnalano un campione di Vaccari in FI relativo al "G.S.Bernardo", a quota quindi molto elevata (quasi 2500 m) per questa specie; verrebbe dunque da pensare che il luogo di raccolta fosse riferito genericamente alla Valle del G.S.Bernardo, se non fosse che successivamente, nel suo catalogo della flora valdostana (VACCARI, 1904-11), lo studioso non citò tale dato, neppure per la Valle del G.S. Bernardo e indicò 1000 m come quota massima di C. persicifolia in Valle d'Aosta. Resta quindi un dubbio sulla reale origine del campione di Vaccari, anche se PISTARINO & D’ANDREA (loc. cit.) citano anche un dato bibliografico di Favre del 1876 per la Morgue dell’Ospizio al G.S. Bernardo, comunque anch'esso da porre in dubbio; a quella quota si può solo pensare ad una presenza effimera della pianta dovuta a introduzione da parte dei monaci, essendo specie anche coltivata nei giardini.