Abbastanza frequente in tutta la regione.
Da noi presente la subsp. eriophorum. Segnalata anche la subsp. spathulatum (Moretti) Ces. (= Lophiolepis spathulata [Moretti] Del Guacchio, Bureš, Iamonico & P.Caputo), distinguibile per l’involucro glabro o quasi e spine delle squame dilatate all’apice ma è da verificarne l’effettiva presenza; si trovano infatti spesso piante con squame di tale aspetto ma l’involucro si presenta sempre densamente ragnateloso. Vaccari aveva attribuito questi casi alla fo. platyonichium Wall., intermedia tra le due sottospecie, e della subsp. spathulatum tipica dava pochissimi dati dei quali solo uno personale, in V. di Rhêmes all’Alpe Torrent. Il relativo campione (FI !) presenta però anch’esso densa ragnatelosità nel capolino pur avendo le squame dilatate all’apice; del resto lo stesso Vaccari lo aveva inizialmente assegnato alla forma intermedia, correggendo successivamente l’etichetta. La presenza della subsp. spathulatum in Valle d’Aosta va quindi considerata con dubbio.