La situazione di questa specie è complessa e da chiarire. E. portae dovrebbe mancare nelle Alpi occidentali: Feoli, che ha trattato il genere Euphrasia in PIGNATTI (1982), la segnala solo per le Alpi orientali, distribuzione confermata da AESCHIMANN et al. (2004: II-252). In FI vi sono però due campioni di Vaccari, in origine non determinati, e assegnati a E. portae nel 1971 proprio da Feoli, raccolti rispettivamente nel vallone di Ponton sopra Chambave e nel vallone di Saint-Marcel tra la Tsa e il colle; il primo (rimontato e facente parte in precedenza di un campione in parte assegnato da Feoli a E. pulchella) non è stato vistato da Yeo, mentre il secondo viene da questi assegnato dubitativamente a E. portae.
Ancora più sconcertante è la situazione in TO-HP, dove esiste la camicia di E. portae Wettst., con vari campioni relativi a Piemonte e Valle d’Aosta. I più vecchi sono stati revisionati dallo stesso Wettstein (non è indicata la data) e da questi emergerebbe quindi anche una presenza nelle Alpi occidentale italiane; in particolare vi è un campione di Mattirolo e Ferrari, raccolto nel 1906 ad "Antagnod al Colle del Pillonetto (Val d’Ayas)", sub Euphrasia minima Jacq. var. pallida Gremli, vistato da Belli ma corretto da Wettstein in Euphrasia portae. Un altro campione valdostano, raccolto da Mattirolo e Fontana nel 1927 a "Savarenche: pascoli nel Vallone della Biula, presso Orvieille" (citato anche in MATTIROLO, 1928a) e stato da questi assegnato a Euprasia portae ma manca la revisione di Wettstein, essendo la raccolta evidentemente posteriore al controllo in TO fatto da quest’ultimo (Wettstein nel 1927 era già anziano; sarebbe scomparso nel 1931).
In conclusione, questi dati discordanti lasciano aperto il problema ma al momento, in attesa di ulteriori verifiche, la presenza di questa specie in Valle d’Aosta va considerata con dubbio.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 478; PEYRONEL et al., 1988: 380; MATTIROLO, 1928a: 46
