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Tozzia alpina L.

Famiglia:
Orobanchaceae
Nome italiano:
Tozzia alpina
Nome francese:
Tozzie des Alpes
Status:
D
Note
PIGNATTI (1982) indica questa specie diffusa nelle Alpi occidentali dalla Valle d’Aosta alla Liguria. In realtà non si hanno dati per la regione, ad eccezione di un reperto d’erbario di Carestia (TO !) che reca l’indicazione "25 L. Alpi di Val Grisenche", dove 25 L. sta per 25 luglio 1866, data in cui effettivamente Carestia visitò la Valgrisenche (Rotti, in litt.). Sull’etichetta manca però il nome della pianta e la cosa appare strana dato che, sempre secondo Rotti, Carestia "a quell’epoca aveva già raccolto Tozzia alpina in Valsesia (reperto del 28 agosto 1857 conservato al museo Calderini di Varallo Sesia) ed in un catalogo manoscritto successivo al 1871 appare ben evidenziato questo ritrovamento (dato confermato anche dal diario che è stato recentemente ritrovato). Si trattava dunque di una specie che conosceva bene ed era anche consapevole della sua rarità. Mi sembra strano che non abbia denominato il reperto raccolto in Valle d’Aosta e che l’abbia inoltre dimenticato nel resoconto del viaggio. [...] Non vi è traccia del ritrovamento neppure nelle due lettere che Carestia scrisse a Cesati nei mesi successivi al ritrovamento (ho notato che spesso comunicava a Cesati le scoperte di maggior interesse). [...] Ho provato anche a consultare l’elenco di piante inviate a Parlatore, dove sono evidenziate alcune specie raccolte dal Carestia in Valle d’Aosta e anche in Valgrisenche. Neppure in questo documento viene però menzionata Tozzia alpina". Secondo Forneris (in verbis), già conservatrice dell'erbario di TO, il materiale di Carestia fu rimontato dopo la sua acquisizione e non è impossibile che in tale occasione l’etichetta con le indicazioni della Valgrisenche sia stata unita per errore al campione di Tozzia alpina raccolto in realtà altrove.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 490; PIGNATTI, 1982: II-579