Recentemente è stata trovata nella V. del P.S.Bernardo, con una stazione puntiforme ai piedi del Rutor da COMPOSTELLA et al. (2010) della quale si omettono i precisi dati della località.
Di "Pinguicula grandiflora" vi sono inoltre rari dati bibliografici storici. PAYOT (1844) indicava di aver raccolto Pinguicula grandiflora Lam. al G.S.Bernardo. VACCARI (1902b) la segnalava tra Champorcher e Dondena. In realtà tali dati sono quasi certamente da attribuire a P. leptoceras Rchb. che, nel passato, è stata erroneamente sinonimizzata a P. grandiflora Lam. (mentre il corretto sinonimo è P. grandiflora Bert.) come avviene per esempio in JACCARD (1895: 296) che riporta numerose segnalazioni di P. grandiflora Lam. per il Vallese, dove invece questa specie risulta assente; PEYRONEL et al. (1988: 383) rilevavano la stessa confusione in FI, dove la camicia dell'Erbario Centrale che contiene i campioni di P. leptoceras, reca l'indicazione P. grandiflora Lam. Vi è anche un dato poco chiaro di BALL (1896), che cita vagamente "Pinguicula grandiflora Linn. ?" per il settore "Val Tournanche - Val d'Ayas - Val de Lys", anche questo da ritenersi errato. Seguendo la distribuzione alpina indicata da AESCHIMANN et al. (2004: II-298), P. grandiflora Lam. risultava finora presente solo sulle Alpi francesi.
In un sopralluogo dell’estate 2016 Bovio, Poggio, Mainetti & Broglio verificavano che la stazione era in buona condizioni ed addirittura in sensibile espansione rispetto all’osservazione compiuta nel settembre del 2010 con gli scopritori. Si poteva fare così un piccolo campionamento (sole parti aeree) per Museo Regionale di Scienze Naturali sia per l’erbario sia per le analisi genetiche.
Da noi la subsp. grandiflora
AO-N.SFV-3015: V. P.S. Bernardo, 2016 - Bovio & Poggio det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 490; PAYOT, 1844: 4; BALL, 1896: 198; VACCARI, 1902b: 41; COMPOSTELLA et al., 2010
