Diffusa in tutta la regione.
Da noi la subsp. rotundifolia
Il dato di Pistarino per il “Rif. Crêtes Sèches” in Valpelline (cfr. PISTARINO & D’ANDREA, 2015: 292), costruzione posta a 2389 m, è in realtà da riferirsi alla salita verso tale località (Pistarino, in litt.).
Un dato bibliografico riportato da PISTARINO & D’ANDREA, 2015 e tratto da uno studio sui lariceti di S. Colla pubblicato nel 1929, indica Campanula rotundifolia per la "Valle del Curtot, Cime Bianche" ma è sicuramente relativo al settore inferiore di tale vallone e non certo alle Cime Bianche, dove i lariceti sono completamente assenti.
Dati storici per il "Gran San Bernardo" vanno riferiti al vallone e non al passo; secondo TISSIERE (1868), sui due versanti del colle questa campanula non saliva al di sopra dei 1700 m, anche se è probabile che a seguito del riscaldamento climatico in atto e dell'intersificarsi della frequentazione del passo, questa specie sia salita anche a quote più alte.