Appare localizzato nel settore orientale della regione: Alpi Pennine dalla media e alta Valpelline alla V. di Gressoney, bassa valle centrale nella conca di Pont-Saint-Martin - Donnas e Bard, Alpi Graie orientali nelle valli del Fer e di Champorcher, con una disgunzione più a est nei valloni intorno al massiccio del Mont Emilius, dove risulta però raro. Da verificare alcuni dati nel settore occidentale della regione (cfr. nota).
Da noi la subsp. scheuchzeri
Nel settore occidentale della regione questa specie è stata indicata storicamente in V. di Cogne lungo la salita al Lauson (Bérard, campione visto da Vaccari) ma da verificare, così come sono da ricontrollare dati isolati in alta Valgrisenche sul fondo del vallone di San Grato, a destra del torrente, 2280 m (Bovio) e presso il P.S. Bernardo, nel vallone di Chavannes (BUFFA & DAL VESCO, 1988) e alla Lancebranlette (MENGHINI, 1932) in pascoli concimati, habitat del tutto insolito per questa specie (comunque quest’ultima stazione sarebbe probabilmente oggi in territorio francese); segnalato inoltre, sempre storicamente, al Colle del Gran San Bernardo, al Mont Cubit (Murith, Besse) e TOSCO & FERRARIS (1981) citano una raccolta di Santi del 1902 presso Courmayeur al “Passo di Lione” (prob. Passo di Liconi), assegnata dubitativamente a forma nana di Ph. scheuchzeri. Come si è potuto verificare per alcune nostre osservazioni fuori areale valdostano attribuite a Ph. scheuchzeri che ad una successiva analisi si sono rivelate errate, può essere fatta confusione con forme rupicole di Ph. betonicifolium dai capolini poco o per niente allungati; in un caso, per un dato relativo alla Valeille (V. di Cogne), è stata fatta invece confusione con una forma rupicola particolarmente rigogliosa, spesso provvista di una lunga brattea alla base del capolino, di Ph. hemisphaericum. A casi di questo genere potrebbero dunque appartenere i dati sopra citati per il settore occidentale della regione.