Segnalata raramente in bibliografia, anche in tempi recenti, non esistono però prove concrete della sua effettiva presenza in Valle d’Aosta. Il dato più antico rintracciato risale alla guida di GORRET & BICH (1877), dove era indicata "à la Cerise, mi-colline de Gressan"; BALL (1896) la segnalava nel settore "Val d'Aosta - Villeneuve to Ivrea" ma potrebbe aver tratto il dato da Gorret & Bich (per il suo catalogo Ball aveva consultato ampiamente la bibliografia). VACCARI (1904-11) aggiungeva ai due dati precedenti una segnalazione di Ravera per il castello di Quart e reputava dubbia quella di Gorret & Bich, considerando questa specie "rare ou manquant" in Valle d’Aosta; non citava invece propri dati di pochi anni prima per il vallone della Legna in V. di Champorcher (VACCARI, 1902b) e per l’alto vallone di Ponton, sopra Chambave (VACCARI, 1903d). Sono pochi i dati recenti: V. Chalamy, bosco di Pino uncinato di Chevrère (Montacchini); V. di Cogne, pendii aridi a monte di Epinel (KAPLAN, 1981; ma lo stesso Kaplan, in litt. 2012, esprime dubbi sulla correttezza dell’identificazione); Valpelline, versante ovest della Becca di Noail (Filipello). Nelle indagini compiute in TO-HP e in FI (Bovio, 2005) non risultano campioni della Valle d’Aosta.