VACCARI (1904-11) segnalava varie stazioni di questa specie, anche se in una nota specificava che molto spesso è difficile da distinguere da G. rubrum, poiché tra i due "on a toutes les transitions possibles". WILCZEK et al. (1903) lo indicavano diffuso "dans la zone subalpine aride de la Vallée de Cogne, jusqu'à 1700 m, de Courmayeur, Jardin Henry etc.". In realtà non abbiamo mai visto questa specie. Nell’erbario di FI (Bovio, 2013) vi sono i reperti relativi a quasi tutte le segnalazioni riportate da Vaccari nel suo Catalogo; molti campioni sono però sicuramente errati (forse in buona parte da assegnare a Galium pumilum) mentre altri, di incerta identificazione (tutti inquadrati nella var. leucophaeum Gren. & Godron da Vaccari), necessitano di un controllo specialistico. L’unico reperto certo, che risponde alle caratteristiche di questa specie, è stato raccolto a Champorcher da Vaccari, tra 1400 e 1500 m, ma identificato solo nel 1972 dallo specialista F. Krendl come Galium obliquum. In TO-HP, il solo campione valdostano assegnato a G. obliquum, raccolto da Santi a Courmayeur, risulta errato e da assegnare a G. pumilum (Bovio revis., 2012). In Valle d’Aosta è posto il limite settentrionale del versante italiano delle Alpi occidentali, unico settore della catena in cui compare questa specie (cfr. AESCHIMANN et al., 2004: II-364).
FI: V. Champorcher, 1909 - Krendl det., Bovio conf.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 423; VACCARI, 1904-11: 328; WILCZEK et al., 1903: 242
