VACCARI (1904-11) indicava questa specie rara in Valle d’Aosta, citando solo una propria osservazione, presso Saint-Vincent (una seconda, relativa a Strambino, è in Canavese), e un dato storico in GORRET & BICH (1877), dove era segnalato "sur les bords de la grande route entre Nus et Chambave". In FI vi è il campione di Vaccari relativo a Saint-Vincent, raccolto nel 1902 e che risulta identificato correttamente (Bovio, 2005); resta al momento la sola testimonianza concreta della presenza di questa specie in Valle d’Aosta. Un dato di DESFAYES (1991), relativo a Grand-Vert presso Donnas, è invece errato e da attribuire a X. italicum Moretti, come risulta dalla revisione compiuta sul campione (in AO) da Bovio e confermata da Jeanmonod (1999).