Indicata da HENRY (1919) alla Becca France, mentre HESS et al. (1980) segnalano nell’erbario dell’ETH di Zurigo un campione storico raccolto in Valsavarenche da Wolf relativo a questa specie, e ne indicano inoltre la presenza a Cogne ma con dubbio. Il conservatore dell’erbario R. Nyffeler ha rintracciato effettivamente (dic. 2012) un campione attribuito ad Artemisia pedemontana raccolto da Wolf a fine ‘800 ma attribuito alla V. di Cogne. Dal confronto fatto della fotografia del reperto inviata da Nyffeler con il typus e altri materiali di Artemisia pedemontana Balbis conservati in TO-HP non vi sono dubbi che la pianta raccolta di Wolf appartenga in effetti a tale specie. Resta però il fatto che questa Orofita S-Europeo-Caucasica, seguendo AESCHIMANN et al. (2004: II-520) e PIGNATTI (1982: II-106), sulle Alpi comparirebbe esclusivamente in prov. di Cuneo in Val Maira; inoltre non è mai stata confermata successivamente in V. di Cogne, zona ampiamente percorsa dai botanici nel secolo abbondante trascorso dalla raccolta di Wolf. Da un lato si può dunque ipotizzare un errore di località da parte di Wolf, personaggio che ebbe occasione di erborizzare in V. di Cogne ma che potrebbe aver attribuito a raccolte fatte in questa valle un campione in realtà proveniente da altro luogo; del resto un evidente errore di etichettatura di Wolf risulterebbe anche da un suo campione di Aethionema saxatile (cfr. questa specie) e si confronti anche quanto scritto nella Nota in Barbarea intermedia. D’altro canto l’ampio areale di Artemisia pedemontana è caratterizzato da una elevata frammentazione, come sottolineato anche da PIGNATTI (loc. cit.), e ciò inviterebbe invece a non sottovalutare una possibile presenza della specie anche in V. di Cogne.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 561; HESS et al., 1980: 587; HENRY, 1919: 58
