Il genere Taraxacum rimane ancora oggi, insieme a Rubus fruticosus aggr., uno dei gruppi meno conosciuti (per non dire quasi completamente sconosciuti) della flora valdostana, mancando del tutto indagini specialistiche su di esso. Per tale motivo, a suo tempo erano state intraprese raccolte che furono inviate ad uno specialista per l’identificazione ma delle quali non si è più saputo nulla.
I dati che abbiamo vanno quindi presi tutti con estrema prudenza. Ad esempio, si è osservato che molto spesso in bibliografia vengono assegnati a "Taraxacum alpinum" semplicemente le popolazioni osservate in alta quota, così come a "Taraxacum palustre" quelle incontrate in luoghi umidi.
In generale, il genere Taraxacum in Valle d’Aosta è stato segnalato da 310 m (Piana di Donnas, tra Rossignod e la Dora - Bovio, 2001) a 3320 m (V. di Gressoney, sul Naso del Lyskamm - Peccoz, 1938).
VACCARI (1904-11), considerava solo "Taraxacum officinale Web. in Wigg." con le seguenti varietà e forme (tra parentesi viene indicato l’inquadramento attuale):
Taraxacum officinale s.str. (= TARAXACUM sect. TARAXACUM = TARAXACUM sect. RUDERALIA Kirschner, H.Øllg. & Stepánek), secondo Vaccari molto frequente in tutta la regione, dalle quote più basse fino a 2100 m.
Taraxacum officinale f. dissectum Tausch. = Taraxacum lambinonii Soest (= TARAXACUM sect. OBLIQUA Dahlst.), indicato per poche località: Aosta, V. di Cogne al Grauson, 2100 m, V. Ferret.
Taraxacum officinale β alpinum Koch (= TARAXACUM sect. ALPINA G.E. Haglund), ritenuto da Vaccari frequente in tutta la regione da 2000 a 3000 m, salvo sottolineare che "il est très difficile de trouver des caractères constants pour distinguer cette variété du type" e che quando si esaminava ampio materiale si trovavano tutte le transizioni possibili, anche verso le varietà che seguono.
Taraxacum officinale γ laevigatum DC. (= TARAXACUM sect. ERYTHROSPERMA [H. Lindb.] Dahlst.), qua e là nei luoghi più secchi, dalle quote inferiori fino a 2100 m.
Taraxacum officinale δ paludosum Kerner (= TARAXACUM sect. PALUSTRIA [H. Lindb.] Dahlst.), qua e là dalle paludi di Quart fino a 3000 m.
Vaccari citava infine Taraxacum officinale ε pacheri Sch. Bip. (= Taraxacum pacheri Sch. Bip.), indicato però con dubbio al P.S.Bernardo.
Nel resto della letteratura e in alcuni erbari sono state rintracciate notizie in rapporto alle seguenti entità:
TARAXACUM sect. ALPINA G.E. Haglund: varie segnalazioni moderne sub TARAXACUM ALPINUM aggr. per V. di Cogne al Money (RICHARD, 1992: 126), V. Sapin (REVEL et al., 2001: 34), valli di Cogne, P.S.Bernardo e Veni (Peyronel & Dal Vesco in PISTARINO et al., 2010: 393; campioni in TO-HAO), ecc., oltre a dati inediti di Poggio & coll. per varie località valdostane.
Taraxacum aquilonare Hand.-Mazz. (TARAXACUM sect. DISSECTA): PIGNATTI (1982: III-259) scrive “Alpi dall’A. Adige alla V. Aosta”; DAL VESCO & OSTELLINO (1987: 26) lo segnalano presso il P.S.Bernardo sulle morene del ghiacciaio del Breuil; SINISCALCO & MONTACCHINI (1990-91: 26, sub Taraxacum hoppeanum gr.) in V. di Cogne presso il Rif. Sella.
TARAXACUM sect. ERYTHROSPERMA [H. Lindb.] Dahlst.: a vari dati storici, oltre a quelli di Vaccari, si aggiungono segnalazioni bibliografiche moderne sub TARAXACUM LAEVIGATUM aggr. (ad es. SACCO & LADETTO, 1978: 288-289; RICHARD, 1992: 125; Peyronel & Dal Vesco in PISTARINO et al., 2010: 393) e numerosi dati di Poggio e personali, dai quali si dimostra entità ben diffusa soprattutto nei settori più secchi, dalle quote più basse fino al piano alpino inferiore.
Taraxacum lambinonii Soest (TARAXACUM sect. OBLIQUA Dahlst.): segnalato sub Taraxacum dissectum (Ledeb.) Ledeb. da DAL VESCO & OSTELLINO (1987: 17) presso il P.S.Bernardo nel vallone del Breuil e da CACCIANIGA et al. (2002: 27) sulle morene del ghiacciaio del Rutor; in HBBS è presente anche un campione di F. Fenaroli attribuito a questa specie, raccolto in V. di Cogne nel vallone del Grauson.
TARAXACUM sect. PALUSTRIA (H. Lindb.) Dahlst.: dati moderni sub TARAXACUM PALUSTRE aggr. per V. Veni e V. Ferret (BRESSOUD, 1989: 198), stagno di Loson sopra Verrayes (REY, 1990: 15), V. di Cogne al laghetto del Lauson (Prosser, ROV), ecc.
Taraxacum schroeterianum Hand.-Mazz. (TARAXACUM sect. RHODOCARPA Soest): segnalato da DAL VESCO & OSTELLINO (1987: 26) presso il P.S.Bernardo sulle morene del ghiacciaio del Breuil e da CACCIANIGA et al. (2002: 27) su quelle del ghiacciaio del Rutor.
TARAXACUM sect. TARAXACUM (= TARAXACUM sect. RUDERALIA Kirschner, H.Øllg. & Stepánek): oltre che da Vaccari, è ampiamente segnalato nella bibliografia floristica regionale storica e recente sub TARAXACUM OFFICINALE aggr. (cfr. ad es. KAPLAN, 1981: 37, 40; SINISCALCO & MONTACCHINI, 1990-91; SINISCALCO & MONTACCHINI, 1994b; BOCCAFOGLI & MONTACCHINI, 1994: 125, 126; ZACCARA & DAL VESCO, 1995; PISTARINO et al. , 2010: 394; BOVIO, BROGLIO & POGGIO, 2008: 252, ecc., ecc.) e risulta frequentissimo dalle quote più basse fino al piano subalpino, con risalite anche all’alpino.
In ogni caso, tutti i dati sopra indicati mancano di conferme specialistiche, inclusi quelli d’erbario, anche se è ipotizzabile una conferma della presenza delle relative entità (almeno a livello di sezione) in Valle d’Aosta. Sono invece da considerare dubbie le seguenti presenze, almeno in base ai dati reperiti:
TARAXACUM sect. ALPESTRIA Soest: PIGNATTI (1982: III-257) scrive per Taraxacum aestivum Soest "Alpi Orobie, si prolunga verso occid. forse fino alla V. Aosta" ma non sono note conferme di tale presenza; sempre di questa sezione vi è una raccolta recente nell’alta V. di Ollomont (Bovio, Broglio & Trompetto, AO) assegnata con dubbio a TARAXACUM ALPESTRE aggr.
TARAXACUM sect. CUCULLATA Soest: in PISTARINO et al. (2010: 393) viene assegnato con dubbio a TARAXACUM CUCULLATUM aggr. un campione raccolto nel 1939 da Peyronel al Monte Valaisan (P.S.Bernardo), a 2600 m (TO-HAO). L’identificazione è del tutto provvisoria e dubbia ed è anche possibile che la località si trovi in territorio francese, vista la posizione di confine della montagna citata.
TARAXACUM sect. FONTANA Soest: PIGNATTI (1982: III-258) scrive per Taraxacum fontanum Hand.-Mazz. "Alpi Or. fino alle Orobie e forse anche più ad occid. fino alla V. d'Aosta" ma, seguendo AESCHIMANN et al. (2004), risulta diffuso soprattutto nel settore orientale, in Italia assente a ovest della Lombardia, anche se segnalato nel vicino Vallese.
Recentemente sono stati reperiti in bibliografia i seguenti dati specialistici, dovuti a SOEST, van (1969), citati anche in BOVIO, 2017a (94-95):
Taraxacum oreophilum C.E. Haglund (sect. ALPINA G.E.Haglund: "Aosta !" (Soest, van);
Taraxacum pedemontanum Soest (sect. TARAXACUM F.H.Wigg.): versante meridionale del Colle del Gran San Bernardo, 2100 m (Aellen, 1963 - NYBG);
Taraxacum simpliciusculum Soest (sect. ALPESTRIA Soest): "Piémont (Grand St-Bernard !)" (Soest, van) da attribuire correttamente alla Valle d’Aosta.
Štěpánek & Kirschner (2022: 12) indicano un dato storico per Taraxacum pseudohoppeanum Kirschner & Štěpánek (sect. ERYTHROCARPA Hand.-Mazz.): Glacier of Valnontey, Cogne (Piemont), 24 Jul [18]88, F. Thomas (JE, no. det. 31226).
In AO-N.SFV sono presenti al momento i seguenti campioni, ancora privi però di verifiche specialistiche:
Taraxacum cfr. alpestre aggr. - Valle di Ollomont. Conca del Lac Fenêtre, lungo il sentiero per la Fenêtre Durand, 2750 m, M.Bovio, M.Broglio & G.Trompetto, 21.8.2008 (AO-N.SFV-2369)
Taraxacum laevigatum aggr. - SIC Mont Torrette-Côte de Bellon. Lungo la stradina che lo taglia nel settore centro-occidentale, 865 m, M.Bovio, 8.5.2004 (AO-N.SFV-1830)
Taraxacum officinale aggr. - Montjovet, scarpata della strada di Gettaz, 630 m, M.Bovio & M. Broglio, 25.4.2009 (AO-N.SFV-2403)