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Senecio rupestris Waldst. & Kit.

Sinonimi principali:
Senecio rupestris Waldst. & Kit.; Senecio squalidus subsp. rupestris (Waldst. & Kit.) Greuter
Famiglia:
Asteraceae
Nome italiano:
Senecio rupestre
Nome francese:
Séneçon des rochers
Status:
+
Frequenza:
C loc
Origine:
alloctona natur.
Prima segnalazione:
1977 ma cfr. nota
Habitat:
bordi di vie, incolti, greti
Distribuzione

Spontaneizzato in Valdigne, dove è presente in varie località e appare in espansione, diffuso nella valle centrale come in quelle laterali. Raro e disperso più ad est: scende lungo la Dora, anche nella media e bassa valle, osservato a Pollein (Bovio & Giunta) e a Issogne (Bovio & Rosset - AO !); Valsavarenche all'Alpe Grand-Etret (Poggio & Savin); Valpelline, lungo la strada che costeggia il lago di Place Moulin (Poggio & Gerard); Valtournenche tra le case di Lod di Antey e a Valtournenche al bivio per Crépin !

Piani altitudinali
piani altitudinali
Quota minima
355 m - Greto della Dora, a sud del ponte di Issogne (Bovio & Rosset, 1991 - AO !)
Quota massima
2340 m - Vallone di Planaval, nella scarpata appena sotto le baite di Bonalé (Bovio, 2024)
Note

Orofita SE-Europea, sulle Alpi sarebbe spontanea solo nel settore orientale, dalle Grigne verso est, e nelle Alpi Marittime; in quello occidentale AESCHIMANN et al. (2004), oltre che in Valle d’Aosta, la segnalano solo in Savoia, dove DELAHAYE & PRUNIER (2006: 86)  lo indicano “observée à Séez sous l’Hospice du Petit-Saint-Bernard []; revue aussi à Val-d’Isère et Bonneval-sur-Arc; en cours de naturalisation ”. TISON & DE FOUCAULT (2014), per la Francia lo indicano solo sulle Alpi ma come specie aliena naturalizzata. Il primo dato certo di inselvatichimento per la Valle d’Aosta è relativo al Colle del P.S.Bernardo (Bovio, 1977 - HbBovio !), mentre un campione del 1933 di O. Vergnano per la stessa località (AO-VERG !) potrebbe essere relativo solo a coltivazione al Giardino Alpino Chanousia, dove la raccoglitrice era stata in visita all’epoca. Tutti questi dati fanno supporre che l’origine della diffusione in Valle d’Aosta e Savoia derivi proprio da piante coltivate sfuggite dalla Chanousia ma è stata osservata coltivata anche presso case private !

Herb. (campione teste)
AO-N.SFV-708: Presso Issogne, 1991 - Bovio & Rosset det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 580; AESCHIMANN et al., 2004 : II-546 ; CONTI et al., 2007: 32

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