Segnalato raramente, in BOVIO (2014) veniva indicato da conf. in Valle d’Aosta perché all’epoca erano noti solo dati bibliografici storici non confortati da reperti d’erbario: VACCARI (1904-11) lo indicava molto raro tra le macerie e sul bordo delle vie, senza però citare località; neppure nel suo erbario, conservato in FI, vi sono eventuali campioni valdostani (Poggio, 2002). GADELLA & KLIPHUIS (1970) lo segnalano a Sarre, su bordo strada. Recentemente è stato però confermato sopra Hône, all’imbocco della V. di Champorcher, dove ha parzialmente invaso un prato della fraz. Champcorcher, 576 m (Ganz, 2015 - AO !) e a Rovarey di Nus, dove si è in parte inselvatichito presso orti e giardini (Bovio & Broglio, 2019 - fot. !).
Si tratta di specie Mediterranea, solo avventizia nelle Alpi, ed è quindi possibile che in Valle d’Aosta la sua presenza sia sporadica; secondo PIGNATTI (1982: III-163) nell’Italia settentrionale è presente per lo più come relitto di antiche colture (quale pianta medicinale) e in via di scomparsa.