L’indicazione di presenza in Valle d’Aosta di Sonchus palustris L., indicata dalle Flore svizzere di HESS et al. (1980) e AESCHIMANN & BURDET (1994), deriva unicamente dai due soli dati (non personali) indicati da VACCARI (1904-11), di cui uno vago per i fossi del Canavese (Lavy), quindi fuori regione, l’altro relativo ad Aosta al Pont Suaz (Ravera), stazione mai confermata. Non risultano, inoltre, campioni della Valle d'Aosta in FI (Poggio, 2002), TO-HP (Bovio, 2004), G (Vilpert in litt., 2000) e in AO. Anche guardando la distribuzione alpina indicata da AESCHIMANN et al. (2004: II-650) la presenza in Valle d’Aosta sarebbe del tutto isolata; è quindi lecito ritenere che la segnalazione di Ravera fosse errata. In ogni caso è relativa a una località che negli ultimi decenni ha subito profonde trasformazioni a causa dell’urbanizzazione, dell’arginatura della Dora Baltea e della costruzione dell’autostrada.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 551; VACCARI, 1904-11: 448; HESS et al., 1980: 638; AESCHIMANN & BURDET, 1994: 453