Solo un dato bibliografico di BECHERER (1938) che la cita genericamente per la Valle d’Aosta; da questo deriva verosimilmente l’indicazione di presenza nella regione da parte di HESS et al. (1976), ripresa da AESCHIMANN & BURDET (1994). In TO-HP (Bovio, 2004), FI (Peyronel & coll., 1972) e G (Bovio, 2005) non si riscontrano campioni relativi alla Valle d’Aosta.
Bellardi in ALLIONI (1785: II-244) la indicava "in montibus di Andrà supra Eporedium frequentem vidit Cl. Bellardi", quindi nel settore piemontese della valle della Dora Baltea. La vaga segnalazione di BALL (1896) per il settore "Val d'Aosta - Villeneuve to Ivrea" deriva sicuramente dal dato di Bellardi in Allioni ed è probabile che quest’ultimo sia anche la fonte utilizzata da Becherer. Il dato va comunque ritenuto con dubbio, essendo Aira praecox specie di bassa quota, che sale solo raramente fino al piano montano; seguendo PIGNATTI (1982: III-572) e SOLDANO & SELLA (2000: 494), tutte le segnalazioni italiane di questa specie sono limitate a poche stazioni del Piemonte nord-orientale non riconfermate nell’ultimo secolo.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 150; BALL, 1896: 222; BECHERER, 1938: 10; HESS et al., 1976: 303; AESCHIMANN & BURDET, 1994: 537