Indicata da FILIPELLO et al. (1976, sub Festuca trachyphylla [Hack.] Krajina) in due rilievi fitosociologici compiuti nell’ambito di uno studio sul Pino cembro nelle Alpi, rispettivamente nella V. del G.S.Bernardo (pendici sud della Testa Bassa di Crevacol) e in Valpelline (versante ovest della Becca di Noail); non sono però noti reperti. Recentemente ne è stata confermata la presenza con varie raccolte nella valle centrale a Machaby di Arnad (Prunier - AO, Ardenghi & Foggi det.), a Saint-Vincent sulla collina tra il ponte romano e Feilley (Prunier & Bovio - AO, Ardenghi & Foggi det.) e ad est di Lenty e presso Saint-Denis (Prunier - HbPrunier, Ardenghi Foggi revis.); alcuni dati per le valli laterali su materiale revisionato o determinato da Foggi per l’alta V. di Champorcher a Chapy, 1985 m (Foieri - AO) e la V. di Cogne in Valeille (Peyronel & Dal Vesco - TO, AO). Alcuni altri campioni, relativi a Montjovet e ad altre località della V. di Cogne, sono stati provvisoriamente attribuiti da Foggi a Festuca stricta cfr. trachyphylla o Festuca cfr. brevipila (sinonimo). È probabile che F. stricta sia ben diffusa nella regione.
Da noi accertata la subsp. trachyphylla (Hack.) Patzke ex Pils (= Festuca brevipila R. Tracey) mentre è dubbia e fondata su pochi dati incerti la presenza della subsp. sulcata (Hack.) Patzke ex Pils (= Festuca rupicola Heuff.). PEYRONEL et al. (1988) attribuiscono a Festuca sulcata (Hackel) Nyman, non è chiaro su che base, alcuni campioni dell’erbario Vaccari in FI da questi indicati come F. ovina var. hirsuta, tra i quali uno relativo a Pont-Saint-Martin e Perloz; in FI, nella camicia di Festuca sulcata è stato trovato un solo campione valdostano (Bovio, 2012), raccolto da Fiori nel 1916 sulla morena del ghiacciao della Brenva a 1400 m, manca però un controllo specialistico del materiale. Festuca stricta subsp. sulcata dovrebbe comunque essere entità mancante nelle Alpi occidentali (cfr. PIGNATTI, 1982: III-494 e AESCHIMANN et al., 2004: II-870), anche se in CONTI (2005: 69) viene indicata in Piemonte, forse sulla base di un reperto di Abbà del Cuneese determinato da Kiem (cfr. PISTARINO et al., 1999: II-709).