Bellardi in ALLIONI (1785) segnalò Hieracium chondrilloides L., Jacq. "in pratis prope S. Remy Augustae Praetoriae", stazione mai riconfermata. VACCARI (1904-11) riportò il dato sub Crepis jacquini Tausch. Da Vaccari derivano le successive segnalazioni di quest’ultima specie per la Valle d’Aosta da parte di FIORI (1925-29) ed HESS et al. (1980), anche se questi ultimi sottolineano che la stazione non è mai stata confermata. PIGNATTI (1982) cita il dato di Allioni in Crepis kerneri Rech. f. (= C. jacquinii subsp. kerneri Merxm.) ritenendo poco verosimile la presenza di questa specie in Valle d’Aosta, indicando Crepis kerneri come Orofita Est-Alpino-Dinarica, in Italia presente solo dalle Alpi Giulie alle Grigne, come risulta anche in AESCHIMANN et al. (2004: II-670). In ogni caso Crepis jacquinii Tausch, nella quale oggi è inclusa come sottospecie C. kerneri, è un taxon esclusivo di Alpi orientali, Dinaridi e Carpazi, da escludere dalle Alpi occidentali.
In BOVIO (2014) questa discussione è stato compiuta sotto il binomio Crepis kerneri Rech. f.