Indicata storicamente sotto Saint-Rhémy da FAVRE (1874), unico dato presente sul Catalogo di Vaccari, il quale evidentemente non la osservò mai personalmente.
Nel primo decennio del nuovo millennio, a partire dal 2002 è stata rilevata in alcune località della valle centrale da Pont-Saint-Martin, dove risultava già frequente, ad Aosta !, nella bassa V. di Gressoney a Fontainemore (Bovio, Cerutti & Trompetto, 2009) ! e nella V. del G.S.Bernardo a Gignod (Bovio, 2004). A partire dal secondo decennio, appare sempre più diffusa nella media e bassa valle centrale e in forte espansione e va quindi ricercata anche altrove, soprattutto negli ambienti ruderali e al margine dei prati dove può essere confusa con la comune Crepis biennis.
In BOVIO (2014) questa specie era trattata come Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia (Thuill.) Thell.
Da noi Crepis taraxacifolia Thuill. sembra sostituire, come quasi ovunque nella vicina Svizzera e in gran parte delle Alpi, Crepis vesicaria, che ha una diffusione più meridionale.