DEGIOVANNI (1969) indica questa specie frequente nella regione, dandone la presenza a Perloz, senza che ci siano stati riscontri successivi. Secondo Desfayes (in litt., 2001) nell’erbario dell’Università di Zurigo vi sarebbe inoltre un campione di Cyperus longus raccolto probabilmente a Issime (lettura dell’etichetta difficile); interpellato il conservatore Reto Nyffeler (2012), questi non ha però reperito il materiale: "unfortunately, we did not manage to locate the specimen of Cyperus you are looking for. We searched our holdings in this material several times without success". Anche in FI (Poggio, 2002) e in TO-HP (FORNERIS et al., 2003) non risultano campioni relativi alla Valle d’Aosta. Sulla base di questi pochi dati incerti, in BOVIO (2014) Cyperus longus veniva indicato come specie di presenza dubbia in Valle d’Aosta.
Recententemente ne è stata scoperta una stazione sulla collina del Villair di Quart, in una piccola zona umida a 729 m (C. et S. Rey, 2017 - AO !), mentre successivamente la presenza nella zona di Perloz citata da Degiovanni è stata confermata da una stazione individuata lungo la mulattiera tra Pont-Saint-Martin e Perloz, in loc. Bosc-Déré, a 430 m (Bovio, Broglio, Ganz & Jacquemet, 2018).