PIGNATTI (1982) segnala genericamente la presenza di questa specie in Valle d’Aosta ma il dato deriva sicuramente dalla citazione di FIORI (1923-25), ripresa anche da HESS et al. (1976), per "V. d’Aosta in Valchiusella", da attribuire quindi al Piemonte. PEYRONEL et al. (1988) elencano vari campioni di Vaccari in FI assegnati a C. cespitosa. DESFAYES (1993) ritiene però che si tratti di dati errati, essendo indicati quasi tutti a quote troppo elevate per questa specie esclusiva dei piani basale e collinare, considerata oltre tutto rarissima nelle Alpi; per lo stesso motivo non possono essere accettate le segnalazioni storiche di FAVRE (1874) presso il G.S.Bernardo, tra i Contours e Saint-Rhémy a 1800 m, di BEAUVERD (1903a) per la testata della V. di Ollomont, di TONGIORGI (1937a) per i pressi del P.S.Bernardo e di PEYRONEL (1940) per il Mont Valaisan a 2600 m.
Poggio (2002) ha verificato i campioni di Vaccari. Quasi tutti sono dei frammenti senza parte basale e di problematica identificazione (solo uno sembra poter essere assegnato a C. nigra); l’unico di bassa quota (paludi tra Quart e Aosta) è chiaramente stolonifero. In base a questi dati si ritiene che Carex cespitosa sia da escludere dalla flora della Valle d’Aosta.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 120; PEYRONEL et al., 1988: 128; FAVRE, 1874: 75; BEAUVERD, 1903a: 36; FIORI, 1923-25: 188; TONGIORGI, 1937a: 628; PEYRONEL, 1940: 152; HESS et al., 1976: 450; PIGNATTI, 1982: III-655; DESFAYES, 1993: 48