Diffusa in tutta la regione.
Da noi sono presenti sia la subsp. atrata, sia la subsp. aterrima (Hoppe) Hartm. (= Carex aterrima Hoppe subsp. aterrima) che hanno la stessa distribuzione nella regione. Non sempre facilmente discriminabili l'una dall'altra, sono state alle volte confuse, come si è potuto verificare in esemplari d'erbario; le segnalazioni bibliografiche dell'una o dell'altra sottospecie vanno quindi considerate con prudenza. Per le difficoltà che ne conseguono di poter fare adeguate trattazioni separate, si preferisce mantenere in questa sede il loro rango di sottospecie come fatto in BOVIO (2014), pur se in BARTOLUCCI et al. (2018) esse sono considerate specie indipendenti.
Secondo GIACOMINI & FENAROLI L. (1958) e FENAROLI L. (1971) "Carex atrata" salirebbe fino a 3500 m sul Monte Rosa e a 3142 m sulla Becca di Nona; in realtà, come già rilevato da BECHERER (1958) per il primo dato, tali indicazioni sono da riferire a Carex parviflora Host; a conferma, VACCARI (1911a: 38) indica Carex nigra Bell. (= C. parviflora Host) a 3500 m sull'Antener-erzt-Haupt, sulle pendici meridionali del Monte Rosa e a 3142 m sulla Becca di Nona.