Segnalata varie volte nella bibliografia regionale (cfr. nota), non erano però state reperite testimonianze certe di questa specie (tanto da essere indicata da conf. in BOVIO, 2014), fino alla recente osservazione di una stazione nel castagneto sopra Arnad, tra Machaby e la Batteria Machaby, a 655 m (Bovio, Poggio, Broglio, Guglielmo & Mainetti, 2015 - AO !, Ardenghi conf. det.) e successivamente in altre località della bassa valle. Probabilmente ben diffusa nei boschi di latifoglie della Valle d’Aosta.
Di questa specie sono stati reperiti rari dati bibliografici. PEYRONEL (1940) la indicava nella zona del P.S. Bernardo, sulle pendici del Mont Valaisan, a 2300 m, dato da ritenere dubbio per l’ambiente e la quota di osservazione; in ogni caso il luogo di osservazione è quasi certamente sul versante francese della montagna. SOTTI & TOSCO (1986) la segnalano in V. Ferret, in un pascolo presso Meyen, anche in questo caso ambiente anomalo per questa pianta; infatti il relativo campione è risultato appartenere a Festuca nigrescens Lam. (MRSN - Ardenghi revis., 2013). TURBIGLIO et al. (1991) la indicano sporadica in un rilevamento fitosociologico compiuto in una faggeta sopra Hône, presso il Col Courtil, a 1450 m. VARESE (1996) la segnala in vari rilevamenti compiuti invece in pinete di Pino silvestre nelle conche di Saint-Vincent, Pontey, Ussel, Saint-Denis, all’imbocco della Valtournenche, della V. di Saint-Barthélemy e sopra Roisan, tra 600 e 1600 m. Non sono però noti reperti d’erbario relativi a tali dati. CAMERANO et al. (2007) la indicano come specie rilevata in una dozzina di tipologie forestali della Valle d’Aosta, tra le quali i pioppeti di Pioppo nero, i corileti d’invasione, le faggete oligotrofiche, le peccete mesoxerofile e varie tipologie di querceti di Roverella, Castagneti e pinete di Pino silvestre; molte di queste tipologie forestali risultano però anomale per Festuca heterophylla e i dati quindi da verificare. Per quanto riguarda le indagini d’erbario, in FI (Cecchi in litt., 2012), TO-HP (Bovio, 2012) non vi sono materiali valdostani nelle camicie di questa specie, così come in AO non vi era niente fino alla recente scoperta della stazione sopra indicata.