HESS et al. (1976) segnalano genericamente la presenza di questa specie in Valle d'Aosta. VACCARI (1903e, 1903d) lo indicava per il basso vallone di Ponton di Chambave e per Valpelline. In FI (Poggio, 2002) vi sono alcuni campioni di Vaccari: il primo, raccolto tra Charvensod e La Salei (Vaccari, 1902) vede l’identificazione confermata dallo specialista E. Terrel (1966); un secondo campione, della bassa V. di Champorcher, tra Hône e Pontboset (Vaccari, 1904), non è stato vistato da Terrel ma Poggio (in verbis) lo ritiene corretto; un terzo exsiccatum, raccolto a Ville-sur-Nus (Vaccari, 1899) e secondo PEYRONEL et al. (1988) confermato da Terrel, è stato invece da questi indicato dubitativamente come L. rigidum; secondo Poggio (in verbis) potrebbe forse appartenere a L. perenne. In TO-HP vi è solo un campione storico assegnato a questa specie, raccolto da Romano in "Vineis Augusta Praet.", di difficile attribuzione dato che manca la parte radicale; le glume, lunghe fino a 15 mm e più, confermerebbero però la corretta attribuzione a L. rigidum.
FI: Presso Charvensod, 1902 - Vaccari det., Terrel conf., Poggio conf.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 172; PEYRONEL et al., 1988: 109; VACCARI, 1903d: 54; VACCARI, 1903e: 63; HESS et al., 1976: 373