Le conoscenze sulla distribuzione di questa specie sono ancora frammentarie ma è probabilmente ben diffusa, soprattutto nelle valli laterali.
In rapporto alla massima quota raggiunta, in FI vi è un campione di Sommier, raccolto all'Alta Luce sopra Gressoney; Sommier indica "la cima è a 3546 m" ma è improbabile che abbia raccolto il campione così in alto e più probabilmente lo fece lungo la salita a quota indefinita. NEGRI (1934) dà per questa specie una quota massima di 3100 m sul Monte Rosa, mal interpretando un dato di SCHROETER (Das Pflanzenleben der Alpen, 1925: 827), il quale in realtà indicava il limite superiore generale per le Alpi (a 3010 e non 3100 m), che quasi certamente non è neppure da riferire alla Valle d'Aosta. LUZZATTO (1935) segnala la pianta fino a 3075 m nella zona del Passo dei Salati, sulle pendici del Monte Rosa ma non è chiaro se sul versante valdostano o piemontese.