
In BOVIO (2014) è stato indicato come specie segnalata per errore in Valle d’Aosta, sulla base del controllo dei pochi dati d’erbario esistenti. In bibliografia sono state reperite due segnalazioni che si sono infatti rivelate errate. PEYRONEL et al. (1988) indicano un unico reperto (dubbio) di Vaccari in FI, raccolto a Cogne, inserito nella camicia di A. pratensis e attribuito ad A. arvensis; da verifica (Poggio, 2002) il materiale risulta appartenere al genere Phleum. DESFAYES (1993) indica di aver osservato A. pratensis in Valtournenche, in una depressione umida sotto il lago di Lod di Chamois a circa 1920 m; esiste il relativo campione in AO che è invece da attribuire ad Alopecurus geniculatus L. (Conti revis., 2006). Sulla base di questi dati pare poco attendibile l'indicazione di DEGIOVANNI (1969), secondo cui A. pratensis in Valle d'Aosta è "diffusa in prati e pascoli tra 350-2000 m".
Recentemente è stato osservato in V. di Gressoney a Fontainemore, con alcune piante a bordo strada tra Colombit e Plana, a 890 m (Bovio, Broglio & Trompetto, 2015 - AO !); in base a quanto detto sopra si suppone che si tratti di piante sfuggite dal vicino prato dove sono state quasi certamente introdotte. Un ulteriore esempio dell’origine antropica della presenza di questa pianta in Valle d’Aosta si ha nel vallone di Saint-Marcel, dove Alopecurus pratensis è stato sicuramente seminato in seguito ad uno scavo nel piazzale di fronte alla casa di caccia della Grande-Chaux, a 2360 m (Bovio & Mainetti, 2015). In base al dato di Fontainemore e di ulteriori località emerse, Alopecurus pratensis può ora essere considerato presente come alloctona casuale in Valle d’Aosta.
Da noi la subsp. pratensis