Noto al momento per due sole località. Kaplan & Overkott-Kaplan (2013) lo hanno raccolto all’envers di Donnas presso Donnes, a circa 855 m (AO !), dove è stato successivamente confermato (Bovio, Broglio, Deval & Ganz, 2021 - HbBovio !) ; da attribuire inoltre a questa specie un reperto di Desfayes (AO !) raccolto nel 1983 in Valtournenche in una "dépression humide sous le Lod de Chamois", a 1920 m, identificato erroneamente dal raccoglitore come Alopecurus pratensis L. ma corretto in seguito in A. geniculatus L. (Conti revis., 2006).
PEYRONEL et al. (1988) elencano sotto questo binomio vari campioni di Vaccari in FI, verosimilmente conservati (almeno all’epoca dello studio compiuto da questi autori) in una camicia comprendente sia la var. typicus, sia la var. aequalis, ovvero A. geniculatus L. s.str. e A. aequalis Sobol. Già secondo DESFAYES (1993) i reperti di Vaccari raccolti in quota sarebbero in realtà da riferire a A. aequalis e quelli delle stazioni meno elevate comunque da verificare. L’ipotesi di Desfayes è confermata da CONTI (1997), nel suo studio sulla distribuzione in Italia di Alopecurus aequalis e A. geniculatus, secondo cui tutti i campioni di Vaccari sono da attribuire a A. aequalis. In seguito al ritrovamento di Donnes e alla revisione del campione di Desfayes vanno riviste le conclusioni di BOVIO & POGGIO (2002), secondo le quali A. geniculatus andava radiato dalla flora valdostana.