BALL (1896) indicava genericamente la presenza di Allium angulosum nei settori "Val d'Aosta - Villeneuve to Ivrea" , "Val di Cogne - Mont Emilius - Val Champorcher" e "Val Tournanche - Val d'Ayas - Val de Lys". BERTAGNA et al. (1983), in uno studio su Allium angulosum, segnalano un unico campione relativo alla Valle d’Aosta (FI), raccolto da Moris nel 1947 "a pratis Augusta Praetoria". L’unico dato moderno certo (cfr. anche nota) è relativo alla piana di Brissogne, a 530 m, in prato umido (Bovio & Fenaroli F., 1989 - HbBovio !; HBBS), in stazione che ospitava anche Iris sibirica ma che negli anni successivi è andata distrutta in seguito alla bonifica del prato umido in cui viveva.
Tre reperti dell’erbario di Vaccari in FI segnalati da PEYRONEL et al. (1988), due dei quali messi in dubbio da DESFAYES (1993) per l’elevata quota a cui erano stati raccolti, si sono rivelati tutti identificati erroneamente; infatti, da un controllo compiuto in FI (Poggio, 2002), risultano tutti revisionati da Bertagna, Miceli & Garbari in Allium schoenoprasum s.str.
La segnalazione di A. angulosum nel basso vallone della Legna, in V. di Champorcher, da parte di BOVIO et al. (1987b) si è rivelata errata: il relativo campione, raccolto da F. Fenaroli e conservato in HBBS, è da assegnare ad Allium lusitanicum (Bovio revis., 2005).
Probabilmente errati anche tre campioni in TO-HP di non facile riconoscimento (Bovio & Poggio vid., 2003), tutti dell’Ottocento, relativi rispettivamente al castello di Ussel, Alpi di Cogne e Gressoney: la prima località, rupestre e arida, non presenta ambienti adatti alla specie, le altre due sono a quote piuttosto elevate per questa specie che è tipica del piano collinare e sale raramente poco più in alto.