Diffusa in tutta la regione.
In BOVIO (2014) era indicata per la Valle d’Aosta la presenza della subsp. mascula, mentre veniva considerata di scarso significato la subsp. speciosa (Mutel) Hegi (= subsp. signifera [Vest] Soó), anche sulla base di quanto scriveva GRUNANGER (2000). Sul recente volume dedicato alle “Orchidee d’Italia” (GIROS, 2016) quest’ultima sottospecie viene però rivalutata. Seguendo i caratteri diagnostici indicati in quest’ultimo testo, si è giunti alla conclusione (con la consulenza dello specialista G. Perazza) che le popolazioni valdostane sono da riferire in generale a Orchis mascula subsp. speciosa, quindi accertata nella regione dove è possibile che sostituisca completamente la subp. mascula (in accordo con quanto affermato da PERAZZA & LORENZ, 2013 per l’Italia nord-orientale e come indicato da BARTOLUCCI et al., 2018, per tutte le altre regioni alpine italiane) ma prima di giungere a quest’ultima conclusione anche per la Valle d’Aosta, vanno compiute ulteriori verifiche di campagna.