Localizzata e frequente nei settori superiori delle valli meridionali, dai valloni del Fer alla Valgrisenche, e a oriente nelle valli d’Ayas e di Gressoney. Nel settore occidentale della regione e a nord fino alla Valtournenche compresa, vi sarebbe una sola stazione certa, confortata da un reperto d’erbario, sita nella zona del Mont Fallère (anonimo - AO-S.SFV !, dove viene indicata l’errata quota di 3100 m) all’Alpe Neuve a 2300 m (VACCARI, 1904-11; VACCARI, 1900a); non è stata però confermata in seguito. Altrove vi sono pochissimi dati, tutti da verificare (cfr. nota).
LUZZATTO (1935) indica questa specie fino a 3075 m nella zona del Passo dei Salati, sulle pendici del Monte Rosa ma non è chiaro se sul versante valdostano o piemontese.
Restano da verificare le seguenti stazioni fuori dall’areale accertato per la regione: V. del P.S.Bernardo sulle morene del Rutor (CACCIANIGA et al., 2002); Col de la Seigne (GAUDIN, 1828-33); monti di Saint-Barthélemy (VACCARI, 1900a), dato dubbio secondo Gallo, del resto non riportato successivamente nel Catalogo e forse tratto solo da una segnalazione di Ball (cfr. più avanti) mai confermata; Vaccari in PAMPANINI (1903) la segnalava anche in Valtournenche, altro dato non riportato poi nel suo Catalogo, mentre un dato di GALLO (2001) per Cheneil è relativo a piante coltivate presso una baita; sonoinattendibili le vaghe indicazioni di BALL (1896) per le zone del P.S.Bernardo, Courmayeur, G.S.Bernardo, Valpelline e Saint-Barthélemy, queste ultime riprese più recentemente da DEGIOVANNI (1969). Dubbia, secondo GALLO (2001), anche l’attribuzione a Villefranche (Quart) di una raccolta di Bolzon (FI), località posta a quota troppo bassa.