Specie assai poco vistosa che sfugge facilmente alle ricerche, in BOVIO (2014) veniva citata come specie nota solo per osservazioni storiche, con il dato più recente dovuto a MONDINO (1967) che la segnalò a Fénis lungo un fosso. Numerosi i dati storici confermati da campioni d’erbario, come è stato verificato in FI (Poggio, 2002). I materiali (soprattutto di Vaccari ma anche di Ball, Levier e Bolzon) sono relativi a varie località della valle centrale (Donnas e da Aosta a Villeneuve), V. di Champorcher, vallone di Saint-Marcel, bassa V. di Cogne, Valsavarenche, bassa V. del P.S.Bernardo, Valpelline. BEYER (1891) la indicava anche in bassa Valgrisenche. Recentemente ne è stata confermata la presenza con una stazione scoperta in Val d’Ayas, in una palude lungo la strada di Estoul, a 1670 m (Bongiorni, Secchi F., Secchi L. et al., 2016), che rappresenta anche la massima altitudine riscontrata in Valle d’Aosta (BOVIO, 2016a).