Il primo dato regionale relativo a questa specie è dovuto al ritrovamento di una ricca stazione di piante inselvatichite a Donnas, sulla riva destra della Dora Baltea, a 312 m (Ganz, 2015 - AO, Banfi conf. det.). Successivamente sono state osservate stazioni anche a Champdepraz, sui terrazzamenti abbandonati a nord del capoluogo, a 540 m (Mainetti, 2017 - AO !; Mainetti et al., 2018 - FI !); tra Bard e Arnad, tra la strada statale e la Dora Baltea, a 350 m (Mainetti, 2017 - obs.; Mainetti et al., 2018 - FI !).
La stazione di Champdepraz e quella posta tra Arnad e Bard sono già state inizialmente descritte in BOVIO (2017a) come appartenenti a Phyllostachys viridiglaucescens (Carrière) Rivière & C. Rivière ma il successivo studio delle popolazioni da parte di MAINETTI et al. (2019), che ha comportato anche l’analisi del DNA ha dimostrato la loro appartenenza a Phyllostachys aurea.
Va sottolineato il grande potere invasivo di tutte le specie di Bambù e quindi la necessità di tenere sotto controllo nella regione il genere Phyllostachys nel suo insieme per evitare una sua possibile espansione in natura, soprattutto nella valle centrale dove trova le condizioni climatiche più favorevoli.