MONTELUCCI (1958) segnala in un’ampia nota l’osservazione personale nel 1957 di una popolazione inselvatichita di Plumbago larpentae Lindley (= Ceratostigma plumbaginoides Bunge, specie Est-Asiatica della sottofam. Plumbaginoideae, coltivata nei giardini) "lungo la strada nazionale della Valle d'Aosta, sotto uno sperone di roccia che la sovrasta in una curva a W dell'abitato di Châtillon". La stazione è stata confermata da Abbà nel 1969 e nel 1977 (TO, MRSN - cfr. PISTARINO et al., 1999) e da essa deriva la citazione della presenza di C. plumbaginoides in Valle d’Aosta di PIGNATTI (1982). La pianta è tuttora presente lungo la vecchia strada statale, in corrispondenza del castello Gamba, alla base delle rupi chiamate "rochers des Sarrasins" (Bovio, 2012 - AO !); la stazione, divisa in due sottopopolazioni ravvicinate, si presenta nelle stesse condizioni in cui l’aveva già descritta minuziosamente Montelucci, segno che la pianta non presenta tendenza a diffondersi e nel luogo è stata forse semplicemente introdotta dall’uomo.