In PEYRONEL et al. (1988) i reperti dell’erbario di Vaccari in FI attribuiti a "Dryopteris Borreri Newman" sono da riferire a Dryopteris affinis s.l. La D. borreri è citata inoltre come diffusa in vari tipi di boschi valdostani da CAMERANO et al. (2007), i quali non indicano invece la comune D. cambrensis, facendo quindi probabilmente confusione con quest'ultima.
In rapporto a D. borreri, MARCHETTI (2003) scrive: "Probabilmente presente ma forse non ancora documentata in Val d'Aosta (per la quale sembrerebbe comunque di poter tenere conto del reperto della base del M. Bianco, qualora non fosse attribuibile a subsp. pseudo-disjuncta) …"; il campione citato da Marchetti è in AO con il codice AO-N.SFV-2263.
Non si è dunque al momento certezza della presenza di questa specie in Valle d’Aosta, che comunque è da ricercare, soprattutto in bassa valle dove è stato osservata non lontano dai confini della regione.
In BOVIO (2014) questa specie è stata trattata come sottospecie di Dryopteris affinis (Lowe) Fraser-Jenk.