Indicato anticamente da VACCARI (1904-11) come coltivato (giardini di Saint-Rhémy - Favre) e a volte subspontaneo. Più recentemente Vust (1994) l’ha osservato tra Sarre e Saint-Pierre sul Mont Torrette con esemplari misti di colore blu e rosa. Scoperto successivamente a Nus, in boscaglia nella scarpata a valle della stradina tra Chetoz e Mazod, a 653 m (Mainetti, 2019), stazione riconfermata nel 2023 (Bovio, Broglio, Buccella & Ganz - AO !) con numerosi esemplari di vari colori, ma soprattutto blu, concentrati però ancora in un’area ristretta; stazione sicuramente originata dallo scarico in loco di materiale di sfalcio dei giardini.
In BOVIO (2014) questa specie non era stata considerata
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