Noto al momento solo nell’alta Val d’Ayas, scoperto nel 2001 da Bovio, con G. Cattin e L. Gilardini (BOVIO, 2001); da successive ricerche risulta ampiamente diffuso tra Corbet e Champoluc sul fondovalle e in destra orografica, osservato finora tra 1495 e 1970 m. In seguito agli studi compiuti sulle popolazioni dallo specialista tedesco F.G. Dunkel, questi le ha assegnate ad una entità non ancora descritta, Ranunculus bovioi Dunkel (cfr. anche nota), endemica della Val d’Ayas (DUNKEL, 2011); tale specie risulta nettamente isolata geograficamente dalle altre entità di R. auricomus note nelle Alpi occidentali. Successivamente è stata trovata anche una piccola stazione puntiforme, composta da pochi esemplari, nell’alta conca di Saint-Vincent, lungo un sentiero sopra Piané a 1163 m (Ganz, 2014) !, dove la pianta sembra essere solo avventizia non essendo stata rinvenuta altrove nell’area circostante.
Segnalato da GORRET & BICH (1877) al Colle di Saint-Théodule ma sicuramente per errore, data la quota troppo elevata.
BOLZON (1917; 1918) indicava Ranunculus auricomus f. grandiflorus Lecoq & Lam. nel piano del Combal in V. Veni e R. auricomus b. fallax Wm. (ma con dubbio) sopra Brissogne a Gramonanche. In FI sono presenti i relativi campioni di Bolzon, attribuiti nel 1974 da Pignatti a R. augustanus Pignatti (entità nuova nell’ambito del gruppo di R. auricomus). Questi dati vengono riportati su Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982), anche se indicati genericamente per Courmayeur ed Aosta. DUNKEL (2010) ha però verificato che il materiale di Bolzon appartiene al gruppo di R. montanus ed ha di conseguenza invalidato Ranunculus augustanus Pignatti.
L’agamospecie della Val d’Ayas è stata battezzata “Ranunculus bovii” da F.G. Dunkel; secondo il codice di nomenclatura botanica (cfr. articoli 32.2, 60.12 e 60.C) il nome va però corretto in Ranunculus bovioi, come si può verificare nell’International Plant Names Index.