Secondo VACCARI (1904-11, sub P. pyrenaicum L.) raccolto da Biroli sul Monte Rosa e secondo TOSCO (1977, sub P. rhaeticum Leresche) segnalato da BEATUS & RUDO (1967) nelle "Valli di Cogne: alta Valnontey, morene, 1967 (?)". In TO-HP (Bovio, 2005), dove è conservato il materiale di Biroli, vi è effettivamente un suo campione, indicato però "in alpibus del Mondovì, 1814"; la grafia non è chiara ed è possibile che Vaccari l’abbia mal interpretata, leggendo Monte Rosa in luogo di Mondovì. Dal dato riportato da Vaccari deriva l'indicazione dubbiosa "Südseite des Monte Rosa (?)" di HESS et al. (1977). In quanto alla citazione di Tosco, del tutto errata, si veda quanto scritto nella trattazione di Papaver sendtneri. Papaver aurantiacum è da escludere dalla Flora della Valle d’Aosta: seguendo AESCHIMANN et al. (2004: I-200), è diffuso nelle Alpi orientali e in quelle sud-occidentali, mentre la Valle d’Aosta si trova al centro di un’ampia lacuna dove la specie mancherebbe.
In BOVIO (2014) questa specie è stata trattata sotto il binomio Papaver aurantiacum Loisel.