Nota al momento per poche stazioni nel cuore della regione ma dal 2010 appare in espansione nella conca di Aosta e comuni limitrofi. Anche a Rhin di Roisan ! e in V. di Cogne a Epinel, 1452 m (Stefenelli- VER !).
Da noi la subsp. hortensis. TOSCO (1976) indica una raccolta di Stefenelli in V. di Cogne presso Epinel relativa ad Atriplex nitens Schkuhr (= Atriplex hortensis subsp. nitens E. Pons; trattata come Atriplex sagittata Borkh. in BOVIO, 2014), ipotizzando che possa essere sfuggita a coltura ma il relativo campione (VER !) appartiene in realtà ad A. hortensis L. subsp. hortensis (Bovio revis., 2005). Non risulta inoltre che A. nitens venga coltivata; da PIGNATTI (1982: I-167) viene anzi ipotizzata come tipo spontaneo di Atriplex hortensis, con cui Tosco ha fatto confusione. In ogni caso Atriplex hortensis subsp. nitens viene esclusa dalle Alpi occidentali e centrali sia da PIGNATTI (loc. cit.), sia da AESCHIMANN et al. (2004: I-248); in quest’ultima opera viene inoltre indicata come pianta che non sale al di sopra del piano collinare; esclusa dall’Italia nord-occidentale anche in GALASSO et al. (2018).
Secondo PIGNATTI (1982: I-167) questa specie era un tempo coltivata come spinacio e ora raramente avventizia e incostante. AESCHIMANN & BURDET (1994: 74) la indicano coltivata e alle volte subspontanea. Al momento da ritenersi un’alloctona casuale ma è in espansione e con tendenza a naturalizzarsi.